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Convegno dell'EuropaClub di Ragusa sul tema:

L’Europa di fronte alle sfide di una nuova costituzione

 

Mercoledì 26 novembre 2003, presso l’auditorium dell’Istituto Professionale per i Servizi Commerciali, Turistici e Pubblicitari di Ragusa, si è svolto il convegno sul tema: "L’Europa di fronte alle sfide di una nuova costituzione". Al convegno, presieduto dal prof. Giorgio Spadaro, Dirigente Scolastico dell'Istituto, sede dell'EuropaClub di Ragusa, sono intervenuti tra gli altri, il Dott. Francesco Tufarelli (Responsabile Osservatorio sulla Convenzione Europea), il Dott. Ruggero Del Vecchio (Vice-Presidente nazionale M.F.E.), il Prof. Nino Alì (Docente di Diritto dell’Unione Europea – Università di Catania), Il Dott. Rodolfo Gargano (Segretario regionale M.F.E. siciliano), la Dott.ssa Cristina Dragoi (Dirigente Eurodesk – Ragusa) e la Dott.ssa Danila Spagna (Dirigente Info-Point Sicilia), Loretta Leggio (studentessa, socia dell'EuropaClub). Tutte estremamente interessanti le relazioni, che hanno delineato il complesso ed esaltante momento di crescita che sta vivendo l'Unione Europea, alla vigilia di una nuova Costituzione, che potrebbe definitivamente sancire la nascita di un soggetto internazionale non solo economico ma anche politico, che potrebbe riequilibrare gli assetti mondiali. Riportiamo qui di seguito la relazione della giovane e applauditissima Loretta Leggio.

p.p.

L'Europa dei giovani...

di Loretta Leggio

Auditorium dell'I.P.S.S.C.T.P. di Ragusa 

L’Unione Europea è giunta oggi ad una svolta storica e dalle potenzialità inedite. Ma purtroppo penso sia doveroso ricordare che a più di cinquant’anni dalla nascita del processo d’integrazione comunitaria, l’Europa si trova in un mondo in profonda evoluzione, ancora in cerca di un nuovo equilibrio dopo la caduta del muro di Berlino. Tra l’altro bisogna prendere atto che esiste un problema di distanza crescente tra le Istituzioni dell’Europa e i suoi cittadini.

L’Unione Europea, nata a Mastricht, oggi, anche in vista del 2004, quando si realizzerà il più grande allargamento della sua storia, si trova di fronte alle sfide di una nuova Costituzione che, dovrebbe mettere in condizione i popoli dell’Europa di avere più libertà, prosperità, sicurezza e democrazia di quanto essi non possono avere da soli.  

 

Certamente non è facile realizzare una nuova Costituzione, ma come è stato qui detto, già notevoli passi avanti sono stati compiuti. La prova di ciò è indubbiamente rappresentata dal fatto che da anni vi sono paesi che bussano alla porta dell’Europa per essere ammessi, mentre storicamente si è sempre fatta la guerra per annettere i territori altrui. Così come molti paesi nel mondo guardano all’Europa come modello di governo possibile, pacifico e prospero della globalizzazione: un modello sociale che sa coniugare giustizia e solidarietà, democrazia e valorizzazione delle diversità culturali. Abbiamo fatto la pace che dura da quasi sessanta anni, dopo interminabili anni di guerre devastanti sul nostro continente; oggi usiamo tutti la stessa moneta e ci sembra naturale, eppure sappiamo quanto si è combattuto nella storia per imporre ad altri la propria moneta; ci apprestiamo adesso ad accogliere nell’Unione altri paesi, cercando di sanare così una ferita storica del nostro continente e al contempo ci assumiamo il compito di aiutare il cammino di questi popoli.  

Loretta Leggio - EuropaClub Ragusa

Tavolo della Presidenza - da sinistra: dott.ssa Dragoi, dott.Gargano, prof. Spadaro, dott. Tufarelli, dott. Del Vecchio

 

Come possiamo notare, quindi l’Unione ha già raggiunto parecchi obiettivi, ma ancora tanti problemi meritano di essere risolti. E proprio per questo vediamo una maggiore mobilità delle Istituzioni.

Le sfide dinanzi alla quale ci porta la realizzazione di una nuova Costituzione vanno affrontate con molta serietà, sensibilità e soprattutto con un forte processo di integrazione dei popoli Europei. Per quanto riguarda tale processo, infatti, resto fermamente convinta che può diventare segno e stimolo per la costituzione di assetti mondiali più stabili, pacifici e collaborativi, ovviamente a condizione che l’Europa, tutta intera, assuma una nuova missione di pace e sviluppo, di democrazia e promozione dei diritti dell’uomo e per tutto il mondo.  

Loretta Leggio

 

                  

Intervento di uno studente del Liceo Scientifico

 

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Ultimo aggiornamento: 21 giugno 2011